lunedì 19 ottobre 2009

La Puglia ancora sotto la lente della Guardia di Finanza

Ancora dalla regione Puglia giungono notizie inerenti le verifiche eseguite dai militari della Guardia di Finanza nei confronti dei negozi "compro oro". Una lunga lista a cui, quasi ogni giorno, vanno ad aggiungersi nuove denuncie nei confronti dei titolari di questi esercizi commerciali. Il denominatore comune di verifica resta l'evasione IVA. Con accuarata e metodica tenacia i finanzieri stanno passando al settaccio la contabilità dei "compro oro" e, a quanto pare, raggiungendo ragguardaveloli risultati. Comunque, di seguito, il testo integrale della notizia:

"MANDURIA - OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA, SCOPERTA EVASIONE PER 310 MILA EURO
19/10/2009
I Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Manduria, all'esito di complesse indagini di polizia economica e finanziaria, hanno scoperto un'evasione fiscale perpetrata da due esercizi commerciali operanti nel settore del c.d. "Compro Oro".

Trecentodiecimila euro in due anni e mezzo in due esercizi. E’ solo una parte del ricco mercato della compravendita dell’oro usato a Manduria dove la Guardia di Finanza ha scoperto e denunciato due imprenditori titolari di altrettante oreficerie che con l’acquisto di preziosi usati hanno fatto una fortuna incassando, insieme, almeno un terzo di milione di euro non dichiarandolo al fisco. Secondo le fiamme gialle della tenenza della Guardia di Finanza di Manduria comandati dal tenente Carlo Balestra, infatti, sarebbero migliaia le persone che nel corso degli anni si sono presentati nei due esercizi con i propri preziosi per ricavare qualcosa di concreto. «Non i soliti orecchini rotti o la collanina spezzata o il vecchio anello sformato – spiegano gli investigatori che hanno potuto vedere l’elenco degli oggetti acquistati dai due imprenditori denunciati –, ma degli autentici monili, anche di un certo valore, tenuti in ottimo stato dai proprietari che se ne disfacevano per bisogno di liquidità».
Dietro questi bisogni è nato un business che gira milioni di euro l’anno se è vero che solo nei due esercizi individuati dalla Guardia di Finanza si è commercializzato oro usato per trecentodiecimila euro di somme non dichiarate o evase in solo due anni e mezzo. Il meccanismo, utilizzato dai due imprenditori per aggirare il fisco, consisteva nell’acquistare l’oro usato dai privati cittadini e di rivenderlo come “rottame di metallo prezioso” alle fonderie del Centro Nord Italia che potrebbero avere responsabilità nell’affare. Questo sistema permetteva l’esenzione dell’imposta IVA, non dovuta per i rottami ma obbligatoria per il commercio dell’oro usato. In uno dei due esercizi individuati, inoltre, le fiamme gialle hanno sorpreso un dipendente che lavorava in nero. I titolari delle due oreficerie sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per reati di natura fiscale e amministrativa.


Fonte della notizia: www.lavocedimanduria.it

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