domenica 13 dicembre 2009

Tra crisi e ombre di riciclaggio ecco il boom dei "Compro Oro"

di Francesca Savino

Diverse le inchieste già in corso e l´allarme dei commercianti: "Chiediamo regole certe, temiamo danni per tutta la categoria". Sulle insegne di Bari ci sono nove lettere sempre più diffuse. "Compro oro" recitano le scritte su vetrine scintillanti e piccoli laboratori, centri privati e negozi in franchising sparsi tra il centro e la periferia: così in tempo di crisi il mercato di uno dei metalli più preziosi brilla di una nuova luce. «Il successo di questi negozi negli ultimi mesi è uno degli indicatori più forti della recessione» riflette Rossella Miracapillo, del Movimento consumatori. «Il boom dei "compro oro" ci fa capire come in momenti come quello che stiamo attraversando, le persone siano disposte a vendere persino i gioielli di famiglia pur di avere disponibilità di denaro in contante». In provincia di Bari la Camera di commercio ha registrato 417 sedi di impresa attive nel terzo trimestre del 2009 che commerciano al dettaglio orologi e articoli di gioielleria.

Nella lista entrano insieme gli orafi e i negozi che vendono preziosi usati. Ma basta scorrere gli elenchi telefonici e le pubblicità on-line per scoprire come negli ultimi anni i "Compro oro" si siano moltiplicati. «Sono raddoppiati, se non triplicati» riflette il presidente della Federazione nazionale dettagliante orafi di Confcommercio Giuseppe Aquilino, che a Bari vive e lavora. Le più diffuse sono le catene in franchising, che offrono garanzia di quotazioni aggiornate e una rete di controlli professionale: la "orocash" ha una sede in città e altre 28 nel resto della regione, "Giallo Oro" ne conta sette tra il centro e la provincia, "Gold 2000" ha tre negozi fra Bari, Bitonto e Modugno. Poi ci sono i centri di medio e piccolo calibro, e una rete di commercio in penombra o sommerso che fa gridare all´allarme. «È fuori di dubbio che molti si siano specializzati in questa attività con improvvisazione e, troppo spesso, anche in spregio della legge» denuncia Aquilino.

«I numeri parlano chiaro: ogni giorno la cronaca riporta di episodi criminosi legati alla compravendita dell´oro». I casi più recenti riguardano le indagini della Guardia di Finanza, che ad ottobre ha scoperto un´evasione fiscale da 500mila euro a Taranto e un´altra da 160mila euro ad Ostuni, dove uno dei clienti del commerciante incriminato è anche stato denunciato per ricettazione. Il rischio è che i negozi vengano utilizzati come "lavatrici" per rimettere sul mercato refurtiva o soldi sporchi: cercando su internet non è difficile trovare annunci che promettono «ritiro anche da casa, massima riservatezza».

Sul versante delle evasioni, già la scorsa estate le Fiamme Gialle avevano fatto un blitz nel Barese: a giugno le ispezioni dei finanzieri a Monopoli, Conversano e Polignano a Mare negli esercizi specializzati nell´acquisto di oro e argento usato aveva portato alla scoperta di una maxievasione di IVA da un milione di euro. I militari scoprirono che gli esercizi acquistavano gli oggetti in oro dai privati cittadini come se si trattasse di merce da rottamare, beneficiando così di una totale esenzione in materia di imposta sul valore aggiunto. «Per questo chiediamo a gran voce regole certe per il mercato della compravendita di oro» spiega Aquilino dal vertice della Federdettaglianti. «Basterebbe applicare correttamente la normativa in vigore per evitare fenomeni che danneggiano tutta la categoria» conclude Aquilino.

Tratto da: www.espresso.repubblica.it

5 commenti:

  1. Credo che i finanzieri in realtà abbiano paura di entrare in questa storia per non andare a stuzzicare qualche gigante poericoloso. Resta un mio pensiero. Poi chissà...

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  2. il controllo è semplice chi opera senza iscrizione al uic e senza l' adeguata ragione sociale è fuorilegge a cominciare dalla maggior parte dei franchising ...un operatore del settore professionale iscritto al uic

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  3. il settore delle attività compro oro che si è affermato e sviluppato nell'ultimo periodo come vera e propria attivvità commerciale in realtà è sempre esistito. Da sempre le persone hanno rivenduto i propri oggetti o gioielli più preziosi generalmente in oro, in cambio di denaro o di altri beni o servizi che non potevano pagare in moneta.
    Da tutto ciò si può dedurre che lo sviluppo esponenziale che i compro oro hanno avuto ultimamente rispecchi un momento non facile per le condizione economiche generali, a confermare questo c'è il calo delle vendite del comparto della gioielleria che si è fatto sentire e in parte a contribuito allo sviluppo del comparto del compro oro. Molte gioiellerie nel tentativo di coprire la perdita cercando di sviluppare un'attività che in passato era ritenuta marginale utile più che altro a recuperare "rottami d'oro" si sono specializzate nel ritiro dell' oro usato dai loro clienti o da chiunque abbia intenzione di rivendere il proprio oro vecchio. Molti sono anche gli operatori che senza nessuna esperienza o capacità hanno cercato di speculare sul momento economico negativo aprendo questo genere di attività e acquistando l' oro usato dalle persone a prezzi troppo bassi, spinti anche dai bassi costi di apertura e di gestione di questo genere attività. Il guadagno onesto dei compro oro sta nell' acquistare l'oro usato ad un prezzo che sia chiaramente inferiore al prezzo al quale poi sarà rivenduto in blocco alle fonderie che acquistano solo da operatori in grosse quantità e perciò inaccessibili allle singole persone, chiaramente sarà a discrezione del compro oro stesso aspettare o meno un momento in cui la quotazione dell'oro sia aumentata per realizzare un profitto maggiore ed è proprio in periodi di crisi finanziarie che generalmente tende ad aumentare la quotazione oro sui mercati. In un certo senso l'attività compro oro viene doppiamente favorita in momenti di recessione, poichè le persone in mancanza di liquidità sono più facilmente motivate a vendere parte dei propri gioielli e la quotazione oro sul mercato tende ad un rialzo in momenti di crisi finanziarie. Questo meccanismo si realizza in momenti di crisi finanziarie di lunga durata nei quali gli effetti di un momento di recessione generale hanno il tempo di farsi sentire sulle singole persone che vendano invece di acquistare e il rialzo del prezzo dell' oro è in aumento spinto da una crisi finanziaria di lunga durata che continua anel tempo. Il successo di un' attività seria di compro oro al contrario di quello che si possa pensare sta nel pagare un prezzo più allettante della concorrenza in modo d'avere la possibilità di ritirare una maggior quantità di oro, infatti gli speculatori che cercano di approfittare dell' ignoranza della gente hanno vita breve in un settore in cui la pubblicità è forse la maggior voce di spesa tra i costi di questo tipo di attività, ben presto chi ha venduto il proprio oro ad un prezzo di troppo inferiore di quello che sarebbe stato pagato da altri ne verrà a conoscenza e non solo non si servirà più dal compro oro in questione ma sicuramente sentendosi truffato, parlandone porterà una pubblicità negativa che comprometterà l'immagine dell'operatore a favore di altri con i quali sarà facile fare un confronto reale e diretto sul prezzo di acquisto dell' oro.

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  4. sono un gioielleria è ritiro oro con registro in regola...poco tempo fà sono venuti carabinieri e mi hanno sequestrato dell'oro che era stato rubato.l'anno cnsegnato a leggittimi propietari ma a me soldi chi mi li dà il ladro che sta in carcere abbiamo qualche tutela ....potrei essere denunciato per ricettazione mi potete far sapere se noi abbiamo delle leggi-associazione ecc che ci tutelano grazie mille

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  5. In verità resta Lei il legittimo proprietario della merce sequestrata e riconsegnata ai propritari in origine. Infatti il venditore (anche se in possesso dei beni illecitamente) si è dichiarato proprietario identificandosi e sottoscrivendosi come tale. La legge tutela l'acquirente che ha svolto le operazioni di acquisto regolarmente in tal senso. A dover risarcire il danno pertanto è il ladro, ma nei confronti di chi ha ricevuto il furto attraverso una stima dei beni illecitamente ceduti. Purtroppo però c'è molta ignoranza. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un avvocato o di rassegnarsi.

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