martedì 28 luglio 2009

Dall'oro al ferro...

Da una sorta di pietra filosofale invertita, prendendo spunto dalle indagini in corso della Guardia di Finanza sugli esercizi commerciali comunemente denominati "Compro Oro", dove gli oggetti preziosi usati venivano qualificati "rottami" al fine di consentire l'emissione di fattura senza IVA in spergio inoltre delle disposizioni contemplate dall'art. 1 comma 3 legge 7/2000, è stata scoperta una maxi evasione da un miliardo di euro in provincia di Agrigento.

Nella rete delle Fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale, sono finiti 120 imprenditori di Ravanusa e Canicatti', attivi nel settore del commercio di metalli e rottami ferrosi. Segnalata all'Agenzia delle entrate la frode relativa alla mancata denuncia della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e all'Iva non corrisposta all'erario. Gli imprenditori sono stati deferiti per dichiarazione fraudolenta e per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Recentemente un'altra societa', con sede nel comprensorio di Ravanusa e operante anche questa nella commercializzazione di rottami ferrosi, e' finita nel mirino delle Fiamme gialle. L'attivita' di verifica ha permesso di accertare e segnalare all'Agenzia delle entrate, per il recupero a tassazione, ricavi sottratti al fisco per oltre 80 milioni di euro e omesso versamento dell'Iva e dell'Imposta sulle attivita' produttive per oltre 15 milioni di euro. anche in questo caso e' stato scoperto un sistema che ricalca la tecnica dell'utilizzo della cosiddetta "societa' cartiera" costituita ad hoc e priva di qualsiasi struttura economica-imprenditoriale, che ometteva la presentazione delle dichiarazioni obbligatorie provocando, tra l'altro, una cioncorrenza sleale. L'azienda cosi' costituita avrebbe permesso, quindi, l'immissione nel mercato di materiale ferroso "in nero" determinando, per il successivo anello della catena commerciale, la necessita' di documentare gli acquisti in nero e quelli fittizi per giustificare le cessioni alle acciaierie, ovvero all'ultimo anello della catena.

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